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di Emanuele Crialese, con Filippo Pucillo, Donatella Finocchiaro, Mimmo Cuticchio
(Italia, 2011)
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"Voglio fare dei film che siano comprensibili ad un bambino di sette anni ". Già, bella cosa la comprensione universale. Così come l'idea di aprire un dibattito popolare su un tema così urgente, terribile nella sua ingiustizia, storica e attuale, come quello dell' accoglienza degli immigrati clandestini. Il problema e' che un film come TERRAFERMA (ed e' altrettanto crudele dirlo) arrischia di ottenere effetti contrari alle sue più che encomiabili intenzioni. Costruito su una sceneggiatura così prevedibile da renderla caricaturale, in un tono lacrimoso che arrischia di farsi smontare dal cinismo di coloro che avversano i suoi temi, un tono che vuol richiamarsi a quello di mezzo secolo fa, ma non certo alla qualità del melodramma verdiano o di LA TERRA TREMA, una recitazione ingessata e che per nemmeno un istante si concede all'intuizione dello spettatore piuttosto che alla somministrazione grossolana delle sue prese di posizione, TERRAFERMA riuscirà addirittura a portar acqua agli spicci "ma non possiamo accoglierli tutti". Desolante, ma gli equivoci nascono dalle scritture incerte .
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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